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breve e personale appunto su una parte del racconto: Ada per punirsi di aver inconsciamente desiderato la morte di Guido ,alla sua dipartita vera e propria, ha, sempre inconsciamente, sostituito il ricordo che aveva di quest’ultimo con quello di Emilio.. facendo decadere così i motivi che potevano giustificare ciò che aveva desiderato ed aumentando nel contempo la compassione per lui e proporzionalmente anche il proprio senso di colpa. Sacrificherà la sua vita trasferendosi presso la famiglia dell’ex marito in Argentina e accusando i propri parenti di nutrire, verso l’ex coniuge, quei sentimenti di odio ed antipatia che in realtà lei stessa provava (proiettazione).
Infatti tutti proviamo emozioni, e quelle più nascoste appaiono nei sogni sotto forme manifeste e latenti. Queste ultime sono la causa scatenante di un sogno ma anche di nevrosi e disturbi vari e non sono manifeste,chiare, poichè risultano inaccettabili o repellenti al proprio super Io,alla propria morale o coscienza. Prendere atto di queste emozioni nascoste e capire che non vi è motivo per sentirsi in colpa è la prima via di guarigione. Mi pare che il detto “ama il prossimo tuo come te stesso” sia una buona soluzione per non recare danni agli altri ma soprattutto a se stessi, visto quanto scritto precedentemente.
Ritengo vi siano innumerevoli spunti psicologici che il libro offre e sui quali riflettere. Un altro breve accenno : “si ingozzava di cibo fino a quando la smisero di pretendere da lui una passione che non provava”.
Una sorta di abulimia o nevrosi, che nel testo è palesemente fatta notare. Un libro in anticipio sui tempi. Solo più avanti negli anni si parlerà del legame tra mente e corpo apertamente e con certezza di causa.
(Luca)